La pratica del telelavoro è stata notevolmente ampliata sull’onda dell’epidemia Covid che ci ha costretti a stare lontani gli uni dagli altri, ma senza produrre particolari modifiche sulla organizzazione del lavoro.

Tuttavia, come scrive Emily Laber Warren sul New York Times, perché il lavoro sia veramente agile, bisogna rivedere non solo il luogo in cui lo svolgiamo, ma anche gli orari in cui lo facciamo. In un posto di lavoro davvero flessibile, le persone devono essere libere di scegliere non solo dove lavorano ma anche quando.

Secondo la giornalista del New York Times “l’orario 9:00 – 17:00 dovrebbe essere il prossimo pilastro del lavoro a cadere.”

Varie ricerche hanno dimostrato che i lavoratori sono più produttivi e fedeli al loro posto quando hanno orari di lavoro flessibili.

Naturalmente per alcune professionalità, gli orari di lavoro non possono essere gestiti liberamente. Questo vale ad esempio per gli insegnanti, per gli operatori della sanità, per gli impiegati a contatto con il pubblico.

Dawna Ballard una docente dell’università del Texas, a Austin, che si occupa di tempo e lavoro, sottolinea l’importanza di considerare che siamo esseri biologici la cui produttività aumenta e diminuisce,  non solo nel corso di un singolo giorno, ma anche quando settimane di ritmi intensi di lavoro determinano la necessità di ricaricarsi.

Sono molti gli esperti in materia a suggerire vivamente la flessibilità del lavoro: non bisogna aspettarsi e/o pretendere che i lavoratori da remoto siano sempre disponibili ed è sicuramente da evitare l’utilizzo di software invasivi per tenerli sotto controllo.

Di contro, valorizzare i risultati, concentrarsi sulla fiducia, e pragmaticamente definire alcuni momenti per favorire la collaborazione tra dipendenti.

L’altro grande cambiamento necessario per rendere veramente “smart” il lavoro è quello di ragionare per obiettivi raggiunti non per il tempo passato in azienda o dietro un PC da remoto.

La rivoluzione delle organizzazioni del lavoro, per alcuni può apparire gravosa e complessa, ma ricordiamoci che sino al giorno prima della pandemia il solo trasferire in remoto molti degli impiegati sembrava impossibile. Invece lo abbiamo fatto.

Cambiare, evolversi è inevitabile. Innovazione vuol dire successo.

Sembra sempre impossibile fino a quando non viene fatto.
Nelson Mandela